2012-03-22

Aiutiamo i bambini sordi - L'AFA Centro REUL

Un appello di Simona Corbani

Segnalo un grosso problema al centro AFA REUL, un importante centro di riabilitazione a Genova, e l'unico, per bambini e ragazzi sordi, da dove provengo io tra l'altro. Mancano i fondi per aiutare i bambini e sono in totale 400! Abbiamo fatto tutto il possibile per cercare fondi, tra lavori di beneficenza e volontariato da parte di tutte le mamme dei bambini sordi. Vorremmo far conoscere questo centro e far capire che è molto importante per tutti i bambini sordi, senza di esso e soprattutto senza la riabilitazione questi bambini perderebbero la possibilità di parlare! Il centro non è rivolto solamente ai bambini sordi ma anche a bambini con diverse disabilità, quindi stiamo cercando di lottare per esso. E' grazie a loro che io, essendo non udente, posso parlare; gli devo la mia vita. E' di estrema importanza questo centro, tutte le mamme dei bimbi disabili o portatori di handicap perderebbero la possibilità di essere aiutate con i loro piccoli!". 




L'AFA Centro REUL è un'associazione di volontariato legalmente costituita con atto notarile nel 1972. Sorta come associazione di bambini sordi con lo scopo di promuovere le politiche inerenti all'integrazione dei propri figli ad ogni livello sociale e per difenderne i diritti ed una migliore qualità di vita. L'AFA, nel 1985, diventando A.F.A. Centro REUL, si è attivata quale servizio in convenzione tramite l'articolo 26 della legge 833 di riforma sanitaria in un centro di riabilitazione ed educazione per le persone portatrici di handicap uditivi e del linguaggio. E' iscritta nel Registro regionale delle Organizzazioni di volontariato nel settore sanitario al n. 103/94 ed è pertanto riconosciuta ONLUS. La sua attività nel territorio ligure è comunque precedente all'atto costitutivo. Ha infatti iniziato ad operare agli albori del movimento per l'integrazione del disabili nella società quando, le famiglie, unite al movimento degli educatori socio-sanitari, hanno iniziato una vera rivoluzione culturale a favore delle persone portatrici di disabilità che evidenziavano conseguentemente svantaggio all'interno del tessuto sociale. Principio fondamentale è il coinvolgimento dei genitori nel progetto vita del proprio figlio, offrendo loro un supporto adeguato per il superamento dell'impatto con l'handicap del proprio figlio.





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